La nuova App di Slow Food: un amico che
consiglia come scoprire il mondo
«Slow Food Planet è molto più di una semplice
applicazione: è un amico che consiglia l’osteria in cui mangiare, il mercato
dove comprare e in quali locali rilassarsi con una buona birra artigianale».
Così Eugenio Signoroni, curatore del progetto, presenta il nuovo strumento
digitale di Slow Food Editore creato in collaborazione con Lavazza, lanciato oggi
a Milano in Cascina Cuccagna, l’Hub della sostenibilità di Lavazza e Novamont
per Expo2015. Ma è la rete associativa di Slow Food a fare la differenza: «Le
segnalazioni provengono direttamente da chi vive sul territorio, da chi
frequenta i locali e ne conosce i gestori, per cui dentro Slow Food Planet si ritrova
l’autorevolezza dell’associazione».
«Già anni fa, vedendo crescere la rete sui territori,
ero convinto avremmo dovuto creare uno strumento utile per chi viaggia nel
mondo, e finalmente ci siamo. Ma vi dirò di più: Slow Food Planet è il comitato
di liberazione per Carlo Petrini. Da bravo gourmet, ho passato 30 anni a
ricevere telefonate notturne di amici che chiamavano dall’altra parte del mondo
per sapere dove mangiare. Bene, ora vi dico, scaricate Slow Food Planet e
troverete tutte le informazioni che cercate! E in secondo luogo questa App è
anche il comitato di liberazione da Tripadvisor: noi ci mettiamo la faccia, se
qualcosa non funziona vi preghiamo di dircelo, ma non troverete in Planet
punteggi o commenti che distruggono piccole realtà e la credibilità di persone
che lavorano. Se un locale non ci convince preferiamo non inserirlo piuttosto
che distruggerlo. Nella nostra App sono segnalati i mercati contadini, i negozi
che vendono al dettaglio, si possono incontrare i protagonisti del nostro cibo»,
racconta Carlo Petrini, presidente di Slow Food, presentando anche gli
ambiziosi obiettivi di Slow Food Planet: «Vogliamo che entro la fine del 2018
tutto il mondo sia mappato, dalle grandi città alle aree più remote del Sud del
mondo».
Una sezione speciale della App è dedicata ai Coffee
Experience, locali in cui gustare un ottimo caffè Lavazza creato con le miscele
¡Tierra!, Kafa ed Etigua. «La
collaborazione con Slow Food ha radici molto profonde e ora grazie alla App
potremo dare la possibilità di trovare caffè con requisiti di qualità e
sostenibilità. ¡Tierra! è un progetto importantissimo dal punto di vista
sociale, mentre Kafa rappresenta l’unica piantagione naturale nella foresta
pluviale etiope, con una produzione limitata. Il nuovissimo Etigua invece è una
miscela di caffè arabica dei Presìdi Slow Food della foresta di Harenna
dell’Etiopia e delle terre alte di Huehuetenango del Guatemala», racconta
Francesca Lavazza, direttore corporate image. «Lavazza da sempre sostiene i
progetti educativi e formativi dell’Università di Scienze Gastronomiche, per
cui è sede didattica distaccata. E a dimostrazione dell’impegno nel settore
della sostenibilità, abbiamo anche dedicato il nostro calendario 2015 agli
Earth Defenders, rappresentando i nuovi leader africani e unendo le comunità
cafeicole a quelle dei Presìdi Slow Food. Ma il cuore di tutto è sempre la
collaborazione. Come recita un proverbio africano, infatti, da soli si va più
veloci, ma insieme molto più lontano. E con Planet sicuramente potremo scoprire
il mondo in modo diverso».
E come ha sottolineato il moderatore Giuseppe Di
Piazza, responsabile editoriale di Corriere Innovazione: «Questa App è
facilissima da usare, molto semplice, in grado di segnalare i locali più vicini
al punto in cui ci si trova, indicando solo quelli aperti in quel determinato
momento».
Molte le funzionalità originali di questa App, che
segnala i locali in cui è possibile portare il vino da casa, quelli che
propongono stilose doggy bag per il cibo avanzato, o quelli aperti tutta la
notte. Gli orari sono espressi con i momenti della giornata, perché Slow Food
Planet vuole dare una visione completa dell’esperienza gastronomica, consigliando
dove fare colazione o l’aperitivo. Interessante anche il dizionario che
racconta i termini più dialettali o tipici di un territorio, per far conoscere
la cultura del cibo di tutti i paesi del mondo.
Per maggiori informazioni
Ufficio Stampa Slow Food Internazionale, Paola Nano